Segnalare condotte illecite

Descrizione

Segnalare condotte illecite

Il Comune di Mariano Comense ha aderito al progetto WhistleblowingPa, promosso da Trasparency International Italia in collaborazione con Whistleblowing Solutions, per l’utilizzo, a titolo gratuito, di una piattaforma informatica per la gestione efficace e sicura delle segnalazioni di illecito, approvando al contempo un protocollo operativo per la gestione delle segnalazioni interne di condotte illecite. 

Le caratteristiche per effettuare una segnalazione sono le seguenti:

  • la segnalazione viene fatta attraverso la compilazione di un questionario e può essere inviata anche in forma anonima; in tal caso sarà presa in carico solo se adeguatamente circostanziata
  • la segnalazione viene ricevuta e gestita esclusivamente dal Responsabile per la prevenzione e della corruzione e trasparenza (Rpct), individuato nel segretario generale del Comune di Mariano Comense, il quale è tenuto al rispetto dell’anonimato nei confronti del segnalante
  • nel momento dell’invio della segnalazione il segnalante riceve un codice numerico di 16 cifre che deve conservare per poter accedere nuovamente alla segnalazione, verificare la risposta del Rpct e dialogare con quest’ultimo rispondendo a eventuali richieste di chiarimenti e/o approfondimenti
  • la segnalazione può essere fatta da qualsiasi dispositivo digitale (pc, tablet, smartphone), sia dall’interno dell’ente che dal suo esterno; la tutela dell’anonimato è garantita in ogni circostanza.

La piattaforma è attiva e le segnalazioni possono essere inviate accedendo al seguente indirizzo: https://marianocomense.whistleblowing.it  

Approfondimenti

Il segnalante deve utilizzare, in via prioritaria, il canale di segnalazione interna. 

È tuttavia possibile utilizzare il canale di segnalazione esterna gestito da ANAC al seguente link https://whistleblowing.anticorruzione.it/#/ se, al momento della presentazione, ricorre una delle seguenti condizioni:

  • non è prevista, nell’ambito del suo contesto lavorativo, l’attivazione obbligatoria del canale di segnalazione interna, ovvero questo, anche se obbligatorio, non è attivo o, anche se attivato, non è conforme a quanto previsto dalla normativa
  • la persona segnalante ha già effettuato una segnalazione interna e la stessa non ha avuto seguito
  • la persona segnalante ha fondati motivi di ritenere che, se effettuasse una segnalazione interna, alla stessa non sarebbe dato efficace seguito ovvero che la stessa segnalazione possa determinare il rischio di ritorsione
  • la persona segnalante ha fondato motivo di ritenere che la violazione possa costituire un pericolo imminente o palese per il pubblico interesse.

Possono presentare una segnalazione tutti i seguenti soggetti:

  • i dipendenti del Comune di Mariano Comense, assunti a tempo determinato o indeterminato
  • i lavoratori autonomi e i titolari di un rapporto di collaborazione che svolgono la propria attività lavorativa presso il Comune di Mariano Comense
  • i lavoratori o i collaboratori che forniscono beni o servizi o che realizzano opere in favore del Comune di Mariano Comense
  • i liberi professionisti e i consulenti che prestano la propria attività presso il Comune di Mariano Comense
  • i volontari e i tirocinanti, retribuiti e non retribuiti, che prestano la propria attività presso il Comune di Mariano Comense
  • le persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza presso il Comune di Mariano Comense.

Le segnalazioni non possono essere utilizzate oltre quanto necessario per dare adeguato seguito alle stesse.

L’identità della persona segnalante e qualsiasi altra informazione da cui può evincersi, direttamente o indirettamente, tale identità non possono essere rivelate, senza il consenso espresso della persona segnalante, a persone diverse da quelle competenti a ricevere o dare seguito alle segnalazioni, espressamente autorizzate a trattare tali dati ai sensi del Regolamento Ue 2016/679.

La segnalazione è sottratta all’accesso previsto dalla Legge 241/1990 e dal decreto legislativo 33/2013.

I segnalanti non possono subire alcuna ritorsione a causa della presentazione della segnalazione.